Forum Open Air 2024
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I campeggi italiani verso una estate di crescita

A certificarlo i dati delle indagini Bocconi e CISET

I campeggi italiani stanno vivendo un periodo d’oro dopo il covid ed a certificarlo sono i dati incrociati di ben due ricerche condotte rispettivamente dalla Bocconi e dal CISET (Centro Internazionale Studi dell’Economia del Turismo) dell’università Ca’ Foscari. I dati rilevati sono molto buoni e dimostrano l’ottima resilienza del settore, che nonostante abbia avuto un significativo calo di arrivi e presenze durante il covid, ha visto poi riprendere i flussi ed anzi rafforzarsi. Non è una novità che fra turisti italiani e stranieri sia “tornata” la voglia di vacanze nel verde e nella natura, con ottimi servizi e la possibilità di fare sport. Così gli operatori si sono attrezzati anche per i turisti più esigenti, promettendo  strutture dotate di tutti i comfort e con servizi di alto livello tipici delle strutture alberghiere di alta fascia. La vacanza open air, è una vacanza tipicamente più lunga rispetto a quella vissuta in hotel (con ben 6,3 notti contro le 4) ed è anche una vacanza con una forte prevalenza di turisti stranieri in Italia. L’indagine della Bocconi rileva poi, come più che tende e bungalow (scelti da appena il 25%), sono le altre tipologie di strutture fra cui le case mobili ad essere preferite dai turisti per il loro soggiorno. Ma quali sono i numeri delle strutture? Ebbene anche se rappresentano appena l’1,2% delle strutture turistiche, coprono ben il 26% della capacità ricettiva e questa percentuale è in netto aumento. Per quanto riguarda la stagione 2023,  secondo le previsioni del CISET, a fine stagione dovrebbe registrarsi un aumento del 3,7% degli arrivi e del 3% delle presenze. Sempre lo stesso CISET, certifica l’ottimo stato di salute del comparto open air italiano e le preferenze dei turisti: in prima posizione il mare, seguito dalle località di montagna e dai laghi , a pari merito con le città d’arte. Per quanto riguarda i turisti però, è bene fare una precisazione: Secondo i dati di Banca d’Italia, elaborati dal CISET, nel 2022 sono stati (rispetto al 2019), meno i turisti stranieri e questo nonostante le riaperture legate al periodo del covid. I turisti internazionali in Italia nel 2022 sono stati poco più di 47 milioni, contro 61 milioni nel 2019 (-22,4%), mentre le presenze quasi 310 milioni contro circa 359 milioni nel 2019 (-13,7%). Tuttavia la permanenza e la spesa rispetto al 2019 sono state più lunghe e più alte (6,3 notti contro 5,9 ed una spesa aumentata del 16,7%). Questo dimostra come, nonostante l’incognita della guerra in Ucraina, l’inflazione e l’aumento dei prezzi delle materie prime, non ci sia stata una forte inversione di tendenza rispetto agli anni passati ed i turisti stranieri, specialmente per il settore open air non sono mancati, poiché per la maggior parte provenienti da paesi del nord e centro Europa. In conclusione per la stagione 2023, le aspettative degli operatori e le previsioni elaborate dal CISET sulla base delle prenotazioni effettuate nei mesi passati, sono molto buone e testimoniano la buona crescita del settore. 

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