Faita Veneto: la nostra storia

ripercorriamo brevemente la storia della nostra regionale

Il Veneto è sempre stata una terra di imprenditori e di lavoratori, fin da quando furono mobilitati per la bonifica della pianura pontina nel basso Lazio ed in campo di campeggi il Veneto non fa eccezione. Sin dalla costituzione del UNPARC Veneto, poi confluita in Faita Veneto nel 1971, i villaggi di campeggi dell’area di Cavallino Tre Porti hanno provveduto a tutelare associandosi i diritti degli imprenditori e a garantire il corretto funzionamento degli impianti.

Faita Veneto rafforza la propria rappresentatività nel giro di una decina di anni, raggiungendo i 129 soci (su 170 campeggi in Regione Veneto) grazie a due fattori principali: una struttura solida e autonoma e l’incentivazione di associazioni locali di suoi soci. Ad Assocamping, che nel tempo riduce la propria rappresentanza al solo Comune di Cavallino, si affiancano nel tempo AssogardaCamping, CISA Camping di Chioggia e Jesolo Camping. Si crea così un sistema indipendente e robusto, in grado rappresentare a tutti i livelli un settore in continua espansione. I soci di Faita Veneto scelgono già negli anni ’80 di investire decisamente nell’attività sindacale alzando la contribuzione sociale in modo da poter dotare l’associazione di una struttura capace di supportare l’attività degli organi sociali elettivi e di servire i soci adeguatamente

Il buon nome di cui gode Faita Veneto consente proficui e continui rapporti con le amministrazioni pubbliche: Comuni, Provincie e Regione, fino al punto che, nel 1984, viene approvata la Legge Regionale n. 31, scritta a quattro mani da assessore e dirigente del turismo da una parte e presidente e segretario Faita dall’altra. Si tratta di una legge finalmente adeguata e specifica, che farà da guida alle leggi di molte altre regioni e che tutt’ora è sostanziale base delle attuali norme.

Il buon nome di Faita Veneto esplica i suoi effetti anche nel 2019, quando alcune importanti strutture del Friuli Venezia Giulia chiedono e ottengono di aderire alla Faita, che allo scopo amplia la propria competenza territoriale divenendo Faita Nordest.

L’associazione in tempi più recenti/attuali è impegnata su molti fronti, molti dei quali sono ovviamente comuni a tutte le Faita regionali:

  • difesa dei diritti di molte strutture insistenti in tutto o in parte sul demanio marittimo;
  • revisione della legge regionale alla luce dei cambiamenti epocali in atto nel turismo e nel settore;
  • accatastamento case mobili;
  • contestazione del nuovo sistema di tariffazione dei consumi da acquedotti fortemente punitivo delle grandi utenze quand’anche idroesigenti;
  • partecipazione attiva alla vita degli otto Enti Bilaterali del Veneto e del FVG;
  • partecipazione e coordinamento con Confturismo Veneto;
  • reciproco supporto e collaborazione con Faita Federcamping;
  • andamento tariffe di soggiorno e flussi turistici;
  • contenimento delle richieste dell’agriturismo;
  • contestazione aree di sosta e parcheggi abusivi;
  • corsi di formazione per titolari e dirigenti;
  • supporto e consulenza ai soci per svariate materie: urbanistica, classificazione, Tari, problemi con ospiti, prevenzione incendi, comunicazione dati, imposta di soggiorno, sicurezza sul lavoro e privacy.

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