Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El PaΓs, da martedΓ¬ 25 gennaio il Consiglio dell’Unione Europea sopprimerΓ il sistema delle mappe del contagio elaborate dall’ECDC che attualmente vengono usate come guida per impotte le limitazioni agli spostamenti tra i vari paesi dell’Unione Europea. Sopprimendo tale limitazione e sostituendola in base al tipo di copertura vaccinale e di green pass in uso da ciascun cittadino, scrive il quotidiano, si tornerebbe a favorire la libertΓ di circolazione nell’area Schenghen e successivamente, alla fine dell’obbligo di presentarsi con un test antigenico con esito negativo, eseguito nelle 24 ore precedenti all’imbarco. Pare poi, che il Ministero della Salute, non sia intenzionato a prorogare l’ordinanza che impone tale obbligo anche a chi intenda lasciare il paese, permettendo cosΓ¬ la libera circolazione basata solo sul possesso del Super Green Pass. ToccherΓ agli stati, poi, “trovare la quadra” per consentire ai cittadini e turisti con altri vaccini e provenienti da altri paesi di entrare in Italia, dato che dal 1Β° febbraio, la validitΓ del green pass da noi, sarΓ di appena 6 mesi contro i 9 negli altri stati dell’Unione.
Tale provvedimento, non Γ¨ esente da criticitΓ : infatti se da un lato, fino ad oggi le cartografie dell’ECDC ci hanno permesso di tracciare a livello europeo settimana dopo settimana l’anadamento dei contagi, il loro aumento e la loro diminuzione, consentendoci di prevederne in qualche modo la diffusione e di tracciarne l’andamento, dall’altro, senza di esse, o meglio senza utilizzarle come strumento corretto per permettere gli spostamenti come Γ¨ stato fatto fino ad ora, si perderΓ l’approccio cautelativo e prudenziale che ha contraddistinto le mosse dell’Unione fino ad oggi con la variante Omicron. Ricordiamo infine, come il Green Pass, da mero strumento nato la scorsa estate per consentire la ripresa della libera circolazione fra gli stati nell’area Schenghen, sia attualemente diventato, a tutti gli effetti, il certificato per eccellenza per poter accedere in questa fase della pandemia ad ogni aspetto sociale della nostra vita.
Gli operatori del turismo, di tutti gli stati europei, da tempo chiedono, una armonizzazione delle normative in materia di viaggi a livello europeo e transcontinentale. Non appare infatti giustificabile la discriminazione tutt’ora in vigore in base al tipo diverso di vaccinazione a cui si Γ¨ stati sottoposti (come nel caso dei turisti vaccinati con il vaccino russo Sputnik), nΓ© tantomeno, la probabile discriminazione che si verrΓ a creare per il Green Pass ed il Super Green Pass con la durata di soli 6 mesi da noi e di ben 9 in altri paesi. ToccherΓ pertanto al Consiglio, risolvere il problema, “mandando in pensione” le cartografie e risolvendo le criticitΓ rimaste per consentire al turismo europeo, specialmente a quello dei campeggi di riprendersi e prepararsi ad una stagione migliore.