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Garavaglia: quest’estate riparte il turismo

Secondo il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, i numeri delle attuali prenotazioni, delle presenze e degli arrivi stimati da Enit, fanno ben sperare per la stagione estiva, con la possibilità di tornare ai livelli del 2019 in poco tempo e magari di superarli. Tale analisi è confortata anche dall’aumento già nel secondo weekend di giugno del tasso di prenotazioni che era di soli cinque punti al di sotto dei livelli del 2019.

Ricorda il Ministro poi, che sebbene il 2020 abbia “livellato” l’offerta turistica costringendo in tanti a rimanere nel proprio paese per le ferie, adesso l’Italia è tornata nella top ten delle mete desiderate per viaggiare nel mondo, con tassi di riempimento simili alla Spagna ed alla Francia.

In questa analisi però Garavaglia si sofferma, giustamente anche su uno dei problemi principali che le strutture ricettive del turismo e dell’ospitalità stanno avendo: la carenza di personale. Secondo i calcoli del Ministero mancano circa 300.000 addetti e per varie ragioni: si và dalla mancanza di personale formato, alle discrepanze del reddito di cittadinanza che sì, si è rivelato molto efficacie come strumento di contrasto alla povertà ma non altrettanto come strumento per il reinserimento nel mercato del lavoro.

Infine secondo il Ministro, una ultima possibilità di rinascita e di forte ripartenza, possono darla i settori del turismo enogastronomico e del cicloturismo. La scorsa estate infatti, molti italiani si sono mossi verso mete interne come l’umbria o il molise, scoprendole per la prima volta ed è proprio dal rilancio del turismo interno dice il Ministro che si può guadagnare “fino ad un punto di pil aggiuntivo” per un settore che vale, senza contare l’indotto il 13,5% del pil italiano.

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