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Il turismo come elemento strutturale per la crescita

Dal Covid fino ad oggi, grazie al turismo l'Italia ha visto tassi di crescita più alti degli altri paesi

Inizialmente si pensava fosse un “rimbalzo economico” dovuto alla caduta del PIL per la pandemia, invece gli analisti hanno scoperto che dal 2020 al primo trimestre 2023, la crescita economica in Italia è stata notevolmente marcata ed addirittura abbiamo superato Francia e Germania. Come è stato possibile? Se lo chiede oggi su Repubblica Carlo Altomonte, che cita tra i vari fattori, il PNRR, il bonus 110% che ha attivato numerosi cantieri in tutta Italia, una ripresa dell’export ma soprattutto la ripresa del turismo. Il turismo in Italia vale ben l’11% del PIL, con 4,2 milioni di addetti e previsioni di crescita a doppia cifra.

Secondo Faita-FederCamping infatti, quest’anno, grazie ad una indagine preliminare condotta con il CISET, si stima ci sarà un forte ritorno al mare, che risulta la scelta più gettonata, con aumento del +2,7% delle prenotazioni straniere e del +1,7% di quelle italiane. In pole position, per gli stranieri, le destinazioni del Nord Est (+4,5%), con il Veneto in testa, e quelle del Sud Italia (+2,2%), in particolare la Sardegna, mentre gli italiani preferiranno soprattutto le località del Centro Italia (+5,3%). Buone le prenotazioni dall’estero anche sui laghi, in particolare il Garda, mentre stabili in montagna. A partire da questi dati, le proiezioni attuali degli operatori riguardo alla chiusura dell’estate 2023 indicano una crescita attesa, a fine stagione, del +3,7% degli arrivi totali e del +3% per le presenze. In espansione anche il fatturato (+3,2%), sostenuto sia dalla crescita della domanda che dall’aumento delle tariffe dichiarato soprattutto dagli operatori del lago e del mare (in media, intorno al +10%), operato per far fronte all’incremento dei costi, in primis quelli energetici. Questa crescita avverrà grazie al forte ritorno dei turisti stranieri che saranno ben 101 milioni, oltre il 9% in più rispetto allo scorso anno, in particolare modo tedeschi ed americani spinti dal dollaro forte. In conclusione, il settore turistico ha contribuito al rilancio dell’Italia e dimostra tutte le potenzialità per poter diventare un settore trainante.

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