Lo aveva previsto, l’indagine sul turismo di Demoskopika, stimando per il 2023 oltre 442 milioni di presenze (ben +12,2% sul 2022) e 127 milioni di arrivi (+11,2%) con una netta crescita sullo scorso anno, indice di una buona ripresa del settore. La città di Roma da sola (che vale ben il 9% del PIL in termini di turismo), vedrà un recupero a Pasqua di ben il 74% sul 2019, con una stima ad un mese dalla pasqua di ben 270 mila arrivi dall’estero e ben 670 mila presenze al giorno, questo senza considerare che secondo l’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio, per la Capitale, nel solo 2022, i turisti sono più che raddoppiati raggiungendo quota 15 milioni lo scorso anno. Secondo recenti studi, la Pasqua e i ponti del venticinque aprile e primo maggio, vedranno anche gli italiani in forte movimento con le città d’arte favorite, seguite dalle località di mare e montagna oltreché dai laghi. Questo a dimostrazione del buono stato di salute del turismo italiano, in particolare modo di quello open air che nel 2022 ha avuto una ottima stagione, superando i dati del 2019 e mettendosi alle spalle la triste parentesi degli anni passati. Proprio in direzione di favorire il turismo bisogna leggere le aperture ad un nuovo decreto flussi poi, come sottolinea Laura della Pasqua sul quotidiano “La Verità”, sottolineando la grave ed oramai cornica carenza di organico nei settori del turismo e della ristorazione. Purtroppo però, alla sua analisi manca un pezzo: per attrarre lavoratori, che siano formati o non, bisogna offrirgli certezze: in primis quella di una integrazione come fanno il Canada e la Germania, oltre a corsi appositi forniti dallo stato, cose che attualmente da noi mancano completamente. Al tempo stesso, bisogna valorizzare e rendere sempre fruibile ai turisti lo splendido patrimonio artistico nazionale che, purtroppo talvolta non è visitabile o manca di fondi adeguati. In conclusione il 2023 potrà essere una ottima annata per il turismo italiano, specialmente per quello dei campeggi che secondo le previsioni, raggiungeranno una piena occupazione delle strutture.