Segnatevi questa parola: “Revenge tourism“, ossia la voglia di tornare a viaggiare dopo le restrizioni imposte per fronteggiare la pandemia di Covid-19. Sempre più spesso se ne sente parlare assieme alla “nuova normalità“, termine coniato per definire questo periodo di restrizioni ed incertezze che pesano sulla popolazione e che spingono alla voglia di libertà. A confermarlo sono i dati dell’indagine di Demoskopia, presentati alla Bit di Milano, secondo cui, nonostante l’incertezza per la pandemia e la guerra in corso in Ucraina, cresce la voglia di viaggiare e di vacanze all’aria aperta.
L’indagine, prevede una ripresa degli arrivi e delle presenze nel Belpaese, sia degli italiani che degli stranieri, rispettivamente superiori del 43% e 35% rispetto ai valori del 2021. Anche la spesa, sarà più alta, stimata in crescita dell’11,8% rispetto allo scorso anno, per un valore complessivo di 26 miliardi.
Secondo il Ministro del Turismo Massimo Gravaglia, la stagione è ancora agli inizi e c’è ancora margine per un miglioramento, con gli operatori che devono aspettarsi l’aumento delle prenotazioni last minute, fenomeno in forte crescita già dallo scorso anno. Sempre secondo il Ministro, c’è voglia di Italia e quest’anno assisteremo al forte ritorno della componente di turisti stranieri nelle città d’arte, in particolar modo dei turisti americani.
C’è speranza tra gli addetti ai lavori alla Bit, gli imprenditori dei campeggi e degli agriturismi, in particolare dal Lago di garda, segnalano già il tutto esaurito per la pasqua e la ripresa delle prenotazioni da parte dei turisti tedeschi, in larga parte assenti negli ultimi due anni. A confortare l’ottimismo sono anche i dati Istat sulle vacanze degli italiani, che hanno visto un 2021 con oltre 41,6 milioni di viaggi e 281,5 milioni di pernottamenti, in aumento di oltre il 20% sul 2020 anche se ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2019.
In conclusione, c’è tanta voglia di tornare a viaggiare, di fare turismo e di vivere emozioni ed esperienze dopo la pandemia e la conferma, per gli operatori, arriva proprio dai dati appena diffusi.