Open Air e piccoli borghi: storia di un connubio perfetto

Il turismo open air ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo turistico piccoli borghi.
In un recente rapporto dell’ENIT infatti sono stati rassegnati alcuni “casi di scuola”.

Esempi Pratici di aumento di flussi turistici nei piccoli borghi

San Gimignano, Toscana

San Gimignano, noto per le sue torri medievali, ha visto un incremento del 15% nel flusso turistico grazie alla presenza di strutture open air attrezzate che offrono esperienze immersive nel territorio toscano. Con quali effetti economici? La spesa media degli ospiti è aumentata del 10% rispetto ai turisti tradizionali, grazie alla loro maggiore permanenza e al consumo di prodotti locali.

Matera, Basilicata

Matera, capitale europea della cultura nel 2019, ha beneficiato della crescita delle strutture  nei dintorni della città. Questo ha permesso ai turisti di esplorare i Sassi e i dintorni rurali, con un aumento del 20% delle visite. Sono proprio le strutture open air nelle immediate vicinanze della città hanno creato nuove opportunità di lavoro e un incremento del 25% nelle vendite di prodotti artigianali locali.

Alberobello, Puglia

Alberobello, famosa per i suoi trulli, ha visto un incremento del 18% nel numero di ospiti. Le strutture ricettive all’aria aperta locali offrono visite guidate e attività che permettono di scoprire la cultura e la storia della Puglia. Esse hanno registrato un aumento del 12% nelle prenotazioni durante la bassa stagione, grazie ai turisti che preferiscono viaggiare fuori dai periodi di picco.

Open Air e piccoli borghi: dati e cifre in sintesi

Secondo un rapporto del 2022 dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT), il settore dei campeggi in Italia ha registrato una crescita del 25% negli ultimi cinque anni. Questo ha portato a un impatto positivo su molti piccoli borghi che prima erano poco considerati dal turismo di massa. Alcuni dati rilevanti includono:

  • Incremento delle Presenze: Nel 2023, sono stati ben 10 milioni gli arrivi e 70 milioni le presenze, con una crescita ben marcata rispetto al triennio precedente.
  • Durata Media del Soggiorno: La durata media del soggiorno nei campeggi è di 5,6 giorni, superiore alla media dei soggiorni negli hotel (3,8 giorni).
  • Spesa Media: gli ospiti spendono in media 80 euro al giorno, inclusi alloggi, cibo, e attività locali, contribuendo direttamente all’economia dei borghi.
  • Occupazione Locale: si stima che l’espansione delle strutture open air abbia creato oltre 5.000 nuovi posti di lavoro nelle aree rurali italiane, inclusi lavori stagionali e a tempo pieno per un fatturato di oltre 6 miliardi di euro. Tutti i dati riportati dalla ricerca ENIT sono stati ampiamente riconfermati ed aumentati nel corso degli ultimi anni come confermato dai recenti dati di Faita ed Istat.

Conclusioni

La crescente popolarità del settore open air ha dimostrato di essere una forza trainante nella rivalutazione dei piccoli borghi italiani. Offrendo un’alternativa sostenibile e autentica al turismo tradizionale, i campeggi non solo attirano un numero crescente di visitatori, ma contribuiscono anche alla vitalità economica e culturale delle comunità locali. Questa tendenza rappresenta un modello virtuoso di turismo che valorizza il territorio e le sue peculiarità, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

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