Forum Open Air 2024

La lingua dei segni nel turismo: il progetto a Pompei

Con la valorizzazione del polo archeologico di Pompei la lingua dei segni diventa fruibile ai visitatori

Da oggi a Oplontis, Stabiae e Boscoreale oltreché a Pompei la lingua dei segni diventa una delle lingue disponibili per le visite all’interno dei parchi archeologici. Alla presenza del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli è stato infatti inaugurato il progetto con i primi percorsi. Per il Ministro si tratta di un importante passo avanti nell’inclusione sociale e nel rendere il patrimonio archeologico accessibile a tutti i turisti.

In questo modo il visitatore sarà accompagnato in ogni passo all’interno del parco archeologico tramite la sezione E.LIS.A della app MyPompei e sugli schermi multimediali presenti dove avrà modo di ricevere esaustive spiegazioni sulla vita degli antichi romani. Il progetto si inserisce nel più ampio processo per rendere Pompei ed il suo immenso parco archeologico più accessibile come è stato fatto dal 2016 con l’eliminazione delle barriere architettoniche tramite l’itinerario “Pompei per tutti”: un vero e proprio percorso guidato senza barriere di alcun tipo e realmente accessibile.

Se per il polo archeologico è la prima volta che vengono creati percorsi “ad hoc” per i turisti con disabilità, non lo è per le strutture del turismo open air che, invece, già da molto tempo offrono percorsi senza barriere architettoniche ed assistenza di ogni tipo ai loro turisti per offrire una vacanza in totale relax e con ogni comfort.

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