Forum Open Air 2024

Tutti in viaggio nessuno escluso

FAITA FEDERCAMPING: “Con l’accessibilità fatturati al +20%”

“L’accessibilità non è solo un obiettivo sociale, ma anche economico”. Così Alberto Granzotto, presidente di Faita-Federcamping – che rappresenta l’80% delle imprese del turismo open air – in occasione del Salone dell’accoglienza Hospitality, in programma fino all’8 febbraio a Riva del Garda.

“Estendere il bacino d’utenza alle persone disabili non è solo una scelta di civiltà, ma significa anche incrementare il fatturato dei nostri campeggi e villaggi turistici del 20% “, spiega Granzotto a margine del convegno ‘Orizzonti accessibili: espandere il turismo all’aria aperta per tutte le età e abilità’, tra gli eventi organizzati da Faita-Federcamping nell’ambito di Hospitality.

“Le nostre strutture hanno nel dna il principio dell’inclusione – aggiunge Granzotto – Con investimenti anche importanti e corsi di formazione vogliamo diffondere la cultura dell’attenzione alle persone. L’obiettivo è consentire a ciascuno di godere di una vacanza attraverso un’ospitalità accessibile con servizi ‘su misura’. L’evoluzione di questo percorso comprende anche gli ambienti, dove la cura del design ‘mette in soffitta’ quello stile ‘grigio’ che in passato veniva riservato alle persone con disabilità”.

La Federazione, che da 16 anni collabora con Village for all V4A®️ – il network nato da un progetto sociale che ha sviluppato nel tempo un software per l’analisi dell’accessibilità delle strutture ricettive – incoraggia le imprese a investire in questa direzione.

L’accessibilità riguarda in Europa 130 milioni di persone: 40 milioni sono i disabili, 80 milioni gli over 65. Oltre alle disabilità motorie, il turismo accessibile considera anche altre esigenze, come quelle degli ipovedenti, che in Italia sono 1,5 milioni, delle persone cieche (360mila), degli ipoudenti e delle persone sorde (7,2 milioni). C’è poi la cosiddetta Silver Economy, che ha pure esigenze di accessibilità, e che nel nostro Paese è rappresentata da 14 milioni di persone, che entro il 2050 saliranno a 19 milioni

“Il mercato è molto più ampio –  afferma Roberto Vitali, cofondatore di Village for all V4A®️ – Se la disabilità può capitare (e ha numeri importanti), le esigenze di accessibilità sono una certezza. Vuoi per l’invecchiamento o una condizione di salute temporanea. Non dimentichiamo chi ha necessità legate a una limitazione momentanea per incidenti o condizioni di salute e le famiglie con bambini. È necessario coniugare questi temi nella qualità migliorando informazioni, formazione del personale, servizi con competenze precise. Chi l’ha già fatto ha ottenuto risultati e riconoscimenti internazionali e di mercato”.

Il network di Village for All (V4A) è costituito da 80 strutture in Italia e Croazia, 30 delle quali hotel, 40 camping; sono 40 le destinazioni turistiche in 15 regioni italiane.  Fra le strutture che hanno ottenuto riconoscimenti Internazionali, l’Union Lido (Veneto), con l’ADAC Award per il cambiamento demografico e accessibilità, e l’Holiday Village Florenz (Emilia Romagna), con l’European Accessible Tourism Awards della Commissione Europea. Le Destination4All di Village for all V4A®, che investono da anni nel mercato del turismo accessibile, sono Bibione e Jesolo in Veneto, Peccioli in Toscana.

Nei giorni scorsi, lo staff di Village for all V4A®️ era a Cortina d’Ampezzo con il gruppo di lavoro della Regione Veneto per presentare al Comitato Internazionale Paralimpico e agli stakeholder locali le linee guida su accessibilità e inclusione, in preparazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026.

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