IL SEGRETO DEL MIRACOLO ITALIANO È STATA LA CAPACITÀ DI PRODURRE
Carlo M. CIpolla
ALL’OMBRA DEI CAMPANILI COSE CHE PIACCIONO AL MONDO
E’ così che si apre il nuovo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità”.
Un tassello che si aggiunge a quanto già abbiamo detto ampiamente nelle scorse settimane circa il connubbio perfetto tra Open Air e piccoli borghi. L’aspetto enogastronomico è quell’elemento che funge da collante tra il piacere della scoperta dei piccoli borghi e il vivere una vacanza open air totalmente immersi nella bellezza della natura.
Piccoli comuni e tipicità enogastronomiche: la scelta degli italiani
Secondo l’Istituto Ixè – laboratorio di Studio, Ricerca e Formazione, 2 italiani su 3 nella stagione estiva 2024 sceglieranno un piccolo borgo come meta delle loro vacanze.
Il motivo trainante di tale scelta è la volontà di (ri)scoprire le prelibatezze locali tipiche dei piccoli comuni.
Perchè proprio nei piccoli comuni bisogna ricercare le tipicità locali?
Perchè il 93% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano sulle nostre tavole nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. Un patrimonio di gusto e biodiversità che fa da traino anche al turismo.
Questo è quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici.
Open Air come come volano per scoprire i piccoli borghi e le loro tipicità
Come abbiamo già detto il turismo Open Air rappresenta un’occasione di crescita e scoperta di piccoli comuni molto spesso non considerati a causa delle grandi città vicine.
La nascita di strutture ricettive Open Air lontane dal caos cittadino a favore di un ambiente più tranquillo, più pulito, più a misura di famiglie, ha contribuito alla scoperta dei piccoli comuni.
Permettendo così, non solo una diffusione culturale del posto, ma anche un’approfondita conoscenza delle tipicità eno gastronomiche. Che, diciamocelo, all’italiano medio non dispiace affatto soprattutto quest’ultimo aspetto.
Tipicità, borghi e Open Air in numeri:
- Le imprese nei piccoli comuni rappresenta il 17,2% delle imprese italiane
- il 37,3% di queste imprese si occupa del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
- Il 92% delle tipicità italiane (DOP e IGP) proviene dai piccoli comuni
- Nella TOP Five delle delle regioni con maggior numero di tipicità per piccoli comuni ritroviamo le mete più ambite dal mondo Open Air in Italia.
Insomma che il turismo enogastronomico andasse a braccetto con il turismo Open Air non è una scoperta.
Ma se questo connubbio serva a riscoprire alcune piccole bellezze italiane troppo spesso messe in ombra per le più grandi e conosciute “cugine”, ben venga.
Questo è sicuramente uno spunto di riflessione e di azione per tutti i proprietari di strutture ricettive Open Air che sorgono nei piccoli centri abitati e che possano impostare la loro offerta e la loro stratergia di marketing proprio sulla scoperta territoriale e la diffusione di prodotti tipici locali. Favorendo lo sviluppo territoriale, lo sviluppo delle aziende agricole locali e la genuinità a Km0.