Milano Design Week: presentate le mobile home del Villaggio Olimpico e Paralimpico

Mancano 305 giorni a Cortina 2026. Più veloci, più in alto, più forti insieme.

Milano Design week, Società Infrastrutture Milano Cortina e Fondazione Milano Cortina hanno presentato le mobile home del Villaggio Olimpico e Paralimpico.

Sono 377 le mobile home 100% Made in Italy che ospiteranno 1400 atleti a Fiames, nelle Dolomiti bellunesi, tutte dotate di ogni genere di comfort. Sostenibilità, temporalità, riutilizzo sono le parole chiave per l’inserimento delle unità abitative nel contesto del Villaggio. Il consumo di suolo sarà pari a zero (non sono contemplati scavi), il che consentirà una rapida posa e rimozione degli alloggi, rendendo il villaggio realmente temporaneo.

Superati i canoni propri di un tipico “villaggio sportivo”, quello delle Olimpiadi Milano Cortina segue le regole dell’ universal design, nel nome dell’accessibilità, dove ognuno può trovare il proprio confort ben integrarto ed orientato, rendendo il paesaggio il vero protagonista, non più uno scenario di fondo, ma elemento principe nel quale il Villaggio si ‘immerge’.

Open Air Design Vision: il punto di vista di Alberto Granzotto

Al panel “Open Air Design Vision: come il design modulare e l’architettura mobile stanno ridefinendo il concetto di accoglienza”, ha partecipato il Presidente FAITA Federcamping Alberto Granzotto che, descrivendo il ruolo centrale dell’ Open Air nell’offerta turistica, ha ribadito come l’ambiente e la sua qualità rappresentino l’essenza stessa dell’esperienza Open Air. “Le vacanze all’aria aperta non si limitano a una scelta turistica, ma rappresentano una vera e propria filosofia di vacanza, da vivere secondo la sensibilità individuale, purché sempre nel pieno rispetto della natura.”

Open Air come visione strategica sul turismo in Lombardia

Durante il convegno, Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Moda e Grandi Eventi – Regione Lombardia ha presentato un’interessante visione strategica per il turismo lombardo, con particolare attenzione ai piccoli borghi e alle aree interne della regione

  • Turismo come leva economica e sociale:
    L’assessore ha sottolineato come il turismo non debba essere visto “come un fenomeno di vanità”, ma come una vera e propria azione di politica economica. In particolare, “può rappresentare uno strumento concreto per sostenere i comuni molto piccoli e contrastarne lo spopolamento” ha affermato l’ Assessore.
  • Valorizzazione delle aree interne:
    In parallelo al concetto di turismo come strategia per evitare lo spopolamento dei piccoli centri, si è parlato di una nuova interpretazione del turismo, che punta alla riscoperta e alla rivalutazione degli spazi interni, favorendo un contatto diretto con la natura.
  • Crescita del turismo nei piccoli borghi:
    “La Lombardia ha registrato un incremento del 10% nel settore turistico. Questo dato sale al 22% se si considerano i borghi più piccoli, dove l’accoglienza non avviene attraverso strutture tradizionali, ma grazie a soluzioni alternative come mobile home, tensostrutture o altre forme di ospitalità leggere e non invasive”. Ha concluso l’Assessore Mazzali parlando dell’installazione di queste strutture abitative come un’ottima alternativa all’utilizzo di unità stabili e che richiedono un uso del suolo non previsto da alcuni piccoli borghi.

Leave no trace: costruire senza lasciare traccia

Diego Torrani di E Plus Studio ha illustrato il concetto di progettazione da un punto di vista più tecnico, fondato sul principio di “architettura a zero cubatura” e temporanea, che va oltre il semplice alveo naturale di campeggi e villaggi turistici. “Parliamo di un abitare leggero, trasportabile e rimovibile, dove le strutture non prevedono impianti a terra e quindi non modificano il suolo. Utilizziamo materiali riciclabili e isolanti, con impianti facilmente rimovibili, per un’architettura che si integra perfettamente con la natura. Non progettiamo per lasciare un segno, ma per costruire senza lasciare traccia” ha dichiarato Torrani, richiamando il principio del leave no trace come linea guida della loro filosofia progettuale una filosofia che bene si sposa con l’idea di ospitalità sostenuta e promossa da FAITA.

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