Secondo l’istituto di analisi e sondaggi Demoskopika, quest’anno saranno oltre 68 milioni gli arrivi e 267 milioni i pernottamenti, in crescita rispettivamente del 4,3% e 3,2% rispetto allo scorso anno con effetti benefici non solo per le imprese ma anche per le singole amministrazioni. La spesa turistica è stimata in crescita del 5,4% rispetto allo scorso anno e ammonterà a circa 46 miliardi di euro. Per l’incoming la ricerca stima che, saranno, oltre 35,3 milioni gli stranieri che sceglieranno l’Italia, pari a poco più della metà (51,7%) del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 131,5 milioni di pernottamenti. Incoraggianti, inoltre, le previsioni per l’Emilia Romagna, nonostante l’emergenza alluvione, dalle ripercussioni, ad oggi, difficilmente quantificabili. In particolare, il sistema turistico emiliano-romagnolo risulta tra le prime dieci destinazioni regionali italiane per incremento degli arrivi nel 2023: 6,3 milioni rispetto ai 6,1 milioni del 2022 registrando una crescita pari al 4%. “Le nostre previsioni per l’imminente stagione estiva – dichiara il Presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – confermano le stime sull’andamento annuale diffuse nei mesi scorsi. Al netto di scenari inclusi nei previsti margini di errore, si potrebbe registrare il valore più alto, dal 2000 ad oggi, sia degli arrivi che delle presenze”. Infine l’analisi storica dei flussi turistici evidenzia che il periodo giugno-settembre del 2023 dovrebbe caratterizzarsi per il maggior numero di arrivi sia rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 (+3,7% di arrivi e + 2,6% di presenze) e sia, addirittura, dal 2000 (+71,9% di arrivi e + 26,2% di presenze).
Anche il Presidente di Faita-FederCamping Alberto Granzotto intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha commentato positivamente, affermando che: “Le aspettative per la stagione corrente sono moderatamente positive” e che seppur il meteo sia ancora incerto, “il trend delle prenotazioni è già positivo”. Infine, anche per le amministrazioni si prevedono incassi record grazie alla tassa di soggiorno con particolare rilevanza per le città d’arte. Qui potete trovare l’indagine completa.