La XVII° Conferenza operativa sul clima (d’ora in avanti Cop27) è in corso presso la località di Sharm el-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022. Sotto la presidenza dell’Egitto, nazione ospitante della conferenza e “direttore dei lavori”.
Come ogni anno si cercherà di “mantenere” gli impegni presi nella conferenza sul clima di Parigi e sarà l’occasione per parlare di nuovi meccanismi per il loss and damnage. Ossia i risarcimenti ai paesi in via di sviluppo per i disastri climatici, tanto promessi quanto disattesi fino ad oggi. La Cop27 è anche l’occasione per il nuovo governo italiano ed il suo premier di intervenire (con parole e volontà forti di impegno verso un futuro sostenibile) e accreditarsi sulla scena internazionale.
Sebbene i lavori ancora in corso, gli sherpa dei vari governi hanno già fatto filtrare le varie posizioni sulle quali mediare. Con la Germania in primis che ha proposto un meccanismo assicurativo per i danni climatici al posto di risarcimenti. Gli Stati Uniti che non vogliono inserire la parola “risarcimenti” nella stesura finale, visto il rischio di possibili cause da parte dei paesi poveri verso di loro per l’inquinamento.
COP 27 e la situazione italiana
Il 15 novembre il neoministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha sostenuto il “global shield” proposto dalla Germania. Come ha spiegato a SkyTg24 “nel solo Pakistan i danni sono valutati 30 miliardi di dollari”.
Lo stesso Ministro ha ribadito la posizione italiana di costruire i rigassificatori necessari all’approvvigionamento italiano. Di continuare la ricerca nucleare per le centrali di IV° generazione e di aumentare la quota delle energie rinnovabili nel nostro Paese.
Il Ministro ha ricordato che l’obbiettivo di installare 70 gigawatt nei prossimi sei anni resta valido. La commissione per esaminare le valutazioni di impatto ambientaliè passata da 40 a 70 membri. Sottolineando poi come a breve, arriverà un decreto per facilitare le comunità energetiche in Italia.
Sempre secondo il Ministro, solo quest’anno saranno installati 3 gigawatt di potenza rinnovabile. Contro una media di 0,3 negli scorsi anni, un gran passo in avanti si sottolinea dal ministero, merito dei decreti approvati e della “spinta” all’autonomia energetica.
I grandi assenti dell’evento
Tornando alla Cop27, grandi assenti sono alcuni fra i paesi maggiormente inquinanti: Cina, Russia e Brasile in primis. Rischiando così di rendere inefficaci le decisioni prese alla conferenza. Non sappiamo ancora come si concluderà questa conferenza, la prima svoltasi senza grandi manifestazioni (per volontà della polizia egiziana), ma già sappiamo che bisognerà lottare per contenere l’aumento delle temperature entro i 2° anziché il limite di 1,5° fissato alla Conferenza di Parigi.