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Fusione nucleare: i risultati raggiunti

Presentati ieri in conferenza stampa i risultati del test che ha rivoluzionato il mondo

Ricordati questa data: 5 dicembre 2022 perché d’ora in avanti sarà in tutti i libri di storia: il 5 dicembre infatti gli scienziati  del Lawrence Livermore Laboratory in California hanno ottenuto il primo “guadagno netto” di energia dalla fusione nucleare. Un successo mai raggiunto prima che pone gli stati uniti come leader nella ricerca della fusione nucleare. In pratica, utilizzando 192 potentissimi laser hanno bombardato una superficie piccolissima (grande poco meno di una barretta di cioccolato) provocando la fusione degli atomi di deuterio e tritio presenti nella capsula di oro, rilasciando così una energia pari a 3,15 megajoule a fronte di un’energia impiegata per raggiungere il processo di 2 megajoule. 

L’esperimento non nasce per caso, l’idea di usare laser per la fusione nucleare venne teorizzata fin dai primi anni ’60 ma la costruzione dell’esperimento è partita solo negli anni ’90, come modo per testare in un ambiente sicuro, le reazioni simili alle esplosioni nucleari senza bisogno di effettuare test nucleari. Fondamentale poi, è stato l’apporto del settore pubblico, con oltre 624 milioni di dollari impiegati. Come ha commentato la Segretaria al Dipartimento dell’Energia americano, Jennifer Granholm, si tratta di una pietra miliare per i successivi sviluppi anche se ci vorranno ancora decenni (si stima circa 30 anni) prima che si vedranno in commercio i reattori a fusione.

Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia allo studio in tutto il mondo? Sostanzialmente due: energia illimitata senza emissioni di anidride carbonica a prezzi irrisori e rifiuti nucleari essenzialmente non pericolosi dato che il loro decadimento radioattivo è estremamente veloce. Si tratta in parole povere ricreare in un ambiente controllato quanto ogni secondo avviene sul sole, permettendoci così di avere energia elettrica in modo pulito e gratuito. Fino ad allora dobbiamo continuare a finanziare la ricerca e a “spingere” per le energie rinnovabili, fonti di energia elettrica senza emissioni di anidride carbonica che ci garantiscono bassi prezzi dell’elettricità e l’indipendenza energetica. Su questa strada sono già molti gli imprenditori del turismo all’aria aperta che si sono dotati di pannelli solari per le proprie strutture, contribuendo sia all’abbassamento delle proprie bollette, sia a garantire un turismo più green ed ecologico.

Immagine del fascio di laser che ha colpito la capsula contenete gli elementi per produrre la fusione

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